In Brasile tassi di nuovo a due cifre al 10 per cento
Il Brasile ha alzato i tassi di interesse per la sesta volta consecutiva: il tasso di riferimento è stato portato dal 9,50 al 10%, il livello più elevato da marzo 2012.
La manovra di aggiustamento, iniziata ad aprile, ha riportato il costo del denaro alla doppia cifra dopo anni, sancendo una sconfitta per il presidente Dilma Rousseff che aveva fatto dell'abbassamento dei tassi uno degli obiettivi di politica economica.
Il tasso di riferimento Selic era al 10,75% quando diventò presidente nel 2011.
Dopo una fase iniziale di rialzo, la Banca centrale ha messo in atto una brusca manovra di riduzione che ha portato a un minimo record del 7,25% nell'ottobre 2012.
Dietro i tagli c'era l'intenzione di stimolare la crescita del Paese, ormai in fase di decelerazione. Ma a fermare la speranza è stato lo storico freno allo sviluppo del Brasile, l'inflazione elevata, che ha costretto la Banca centrale a cambiare rotta, aumentando da aprile il tasso di riferimento di 2,75 punti percentuali nel tentativo di riportare gli aumenti dei prezzi al consumo al 4,5 per cento, al centro del range fissato come obiettivo.
Fonte: Il Sole 24 Ore