IL RAPPRESENTANTE COMMERCIALE IN BRASILE:
SCIOGLIMENTO DEL CONTRATTO ED INDENNIZZO
La fine di un "viaggio comune": quando il rapporto tra imprenditore e rappresentante commerciale si scioglie. Le forme previste dalla legge brasiliana: risoluzione, recesso e rescissione. Il calcolo dell'indennizzo.
                                
                
di Fabio Moro*
 
Caro lettore,
l'esperienza insegna che non sempre è possibile continuare un viaggio verso una meta comune a fianco della stessa persona.
Ciò vale anche per quel particolare viaggio intrapreso da un imprenditore che è la collaborazione con i rappresentanti commerciali, "viaggio" notoriamente molto delicato, tanto da un punto di vista relazionale quanto giuridico-economico.
Nella gestione d'impresa, le più svariate circostanze possono comportare che il viaggio tra questi due "compagni" a volte giunga al capolinea, vuoi perchè ciò era stabilito sin dall'inizio, vuoi perché le circostanze esterne non ne giustificano più la prosecuzione congiunta, vuoi perchè uno dei due "compagni" non è più soddisfatto dell'altro.
E in Brasile cosa succede quando questo viaggio comune finisce?
In realtà la situazione è un po' articolata, perché la disciplina brasiliana dello scioglimento del contratto di rappresentanza commerciale e degli obblighi ad essa attinenti non è questione pacifica. La legge n° 4.886/65 (corretta da successive modifiche) - che disciplina le attività di rappresentanza commerciale - non affronta certi argomenti con la necessaria chiarezza.
Ma vediamo da vicino alcuni capisaldi di questa normativa, non senza aver preliminarmente considerato che la rappresentanza commerciale può essere regolata attraverso sia un contratto a tempo determinato (a termine) sia un contratto a tempo indeterminato. La scelta dell’una o dell’altra tipologia comporta una diversa forma di cessazione del rapporto contrattuale.
 
Il "capolinea": lo scioglimento del contratto di rappresentanza commerciale
Dunque il viaggio dell'imprenditore condiviso col proprio rappresentante commerciale può a un certo momento arrivare al "capoline"a: si verifica cioé lo scioglimento del contratto di rappresentanza commerciale, che può essere realizzato in 3 forme alternative: la Risoluzione ("Resolução"), il Recesso ("Resilição") e la Recessione ("Rescisão").
La Risoluzione opera esclusivamente per i contratti a tempo determinato, quando, scaduto il termine pattuito, non vi è rinnovazione. In altri termini il rapporto contrattuale finisce per propria volontà delle parti: il contratto si risolve appunto in modo naturale per il completamento del tempo di vigenza.
Nel Recesso, spesso confuso con la Rescissione, vi è l’interesse di una delle parti, o di entrambe, di chiudere il rapporto contrattuale, a prescindere da qualsiasi motivo, giusto o ingiusto che sia. In questo caso l’interessato, per rendere efficace la chiusura, deve obbligatoriamente notificare alla parte contraria un previo avviso con un anticipo di almeno 30 giorni, a pena di incorrere in una multa pari a 1/3 delle ultime 3 commissioni ricevute dal Rappresentante, secondo quanto indicato dall’art. 34 della L. 4.886/65.
Infine la rescissione propriamente detta si verifica a iniziativa di una qualsiasi delle parti in presenza di un giusto motivo, per l’inadempimento della controparte di qualsivoglia disposizione contrattuale.
 
Il "pedaggio": l'indennizzo (indemnização)
Arrivati al capolinea bisogna anche pagare un pedaggio normalmente. Così è anche col contratto di rapprsentanza commerciale: qui il "pedaggio" di uscita si chiama indennizzo.
La rappresentanza commerciale è peraltro una delle poche attività che prevede legalmente un indennizzo in caso di chiusura del rapporto contrattuale.
Trattandosi di attività il cui risultato dipende esclusivamente dall'impegno personale del rappresentante, l’indennizzo ha acquisito il valore di “compensazione” per tale impegno, dato che molte volte il cliente continua la relazione con il rappresentato (con tutti i benefici del caso) anche dopo l’uscita del rappresentante.
Pertanto, le diverse modalità di scioglimento del vincolo contrattuale implicano necessariamente il ricorso a forme di calcolo di un eventuale indennizzo del contratto di rappresentanza commerciale.
Vediamole una a una:
 
Risoluzione ("Resolução") - Considerando che il rapporto si chiude per propria disposizione contrattuale, non c’è alcun indennizzo: dal momento che la fine del contratto era prevista, non vi è nessun pregiudizio in capo alla parte contrattata, cioè al rappresentante.
 
Recesso ("Resilição") - L’articolo 27 par. 1 prevede due modalità:
1) Recesso del rappresentato, che a sua volta si suddivide in due situazioni:
1.a) Nei contratti a tempo indeterminato, e che siano in vigore da oltre 6 mesi, l’indennizzo è calcolato nella frazione di 1/12 sul totale delle commissioni ricevute dal rappresentante durante la vigenza del contratto
1.b) Nei contratti a tempo determinato, invece, l’indennizzo del rappresentante è calcolato prendendo come base la media delle commissioni ricevute durante il contratto, moltiplicata per la metà dei mesi risultanti dal termine contrattuale, ossia metà del prezzo pattuito. Sul punto non c’è interpretazione univoca. Alcuni - come visto sopra - intendono che si tratta della metà dei mesi “restanti”, ma l’interpretazione ritenuta più corretta è che si tratti di mesi “risultanti”, che è il termine pattuito.
2) Recesso del rappresentante: indipendente dal tempo di vigenza del contratto, determinato o indeteminato che sia, quando il recesso è esercitato dal rappresentante, non vi è pagamento di nessun indennizzo. Ciò perché, avendo carattere compensatorio, prescinde dal fatto che il rappresentante non abbia interesse alla fine del contratto.
 
Rescissione ("Rescisão") - Anche l’indennizzo per rescissione si suddivide in due situazioni:
1) Per iniziativa del rappresentato. Considerando che chi ha agito è il rappresentante (con colpa o dolo), non c’è indennizzo per la fine del contratto.
2) Per iniziativa del rappresentante. In questa modalità, considerando che la fine del vincolo decorre dall’inadempimento contrattuale esclusivo del rappresentato, ossia senza nessuna colpa del rappresentato, l’indennizzo, osservato il termine contrattuale, è dovuto e in particolare nella misura di 1/12 sul totale delle commissioni ricevute, come nel caso del Recesso del Rappresentante dal contratto a tempo indeterminato.
 
In sintesi:
1) Per i calcoli del 1/12 (nelle ipotesi di recesso del rappresentato nel contratto a tempo indeterminato e di rescissione a iniziativa del rappresentante)), la regola è semplice. Si effettua la somma delle commissioni ricevute e si divide per 12. Il risultato è il valore dell’indennizzo.
Esempio: il rappresentato ha percepito 24.000,00 reais di commissioni nel corso del rapporto. Di conseguenza l'indennizzo corrispondererà a 2.000,00 reais (= 24.000,00 reais / 12).
2) Per i calcoli dell'indennizzo nel contratto a termine (nell'ipotesi di recesso), preliminarmente si calcola la media (dividendo la somma dei valori ricevuti mensilmente per il numero di mesi lavorati). La media così calcolata dev'essere dunque moltiplicata per la metà dei mesi (secondo l'intepretazione prevalente) "risultanti" dal contratto.
Esempio: il rappresentante è stato contrattato per un periodo di 16 mesi e nel 5° mese ha ricevuto una notificazione di recesso o è occorsa una giusta causa che autorizzasse il recesso. In questo periodo ha ricevuto in media 3.000,00 reais al mese. La metà del termine contrattuale corrisponde a 8 mesi. Di conseguenza l'indennizzo corrisponderà a 24.000,00 reais (= 3.000,00 reais x 8 mesi).
 
Calcolo - Regole comuni
Indipendentemente dalla modalità del calcolo indennizzatorio, si tratti dell' 1/12 (tempo indeterminato) o della media (tempo determinato), alcune regole comuni sono applicabili a entrambi i casi.
1. Innanzitutto si deve prendere come base il valore lordo della fattura emessa dal rappresentante, ossia, senza scontare l’imposta del reddito detenuta alla fonte. Ciò perché la commissione del rappresentante è di fatto quella rappresentata dal valore lordo. La ritenuta d'imposta sul reddito è un’obbligazione legale del rappresentato, osservati i valori minimi determinati dalla legislazione tributaria.
2. Osservato quanto sopra, i valori base del calcolo indennizzatorio devono essere aggiornati (secondo i criteri indicati dalla stessa legge 4.866/65).
 
Termine per il pagamento dell'indennizzo
Altro dubbio frequente. Qual è il termine per il pagamento dell'indennizzo?
La legislazione non stabilisce espressamente un termine, ma per analogia si ritiene che dev'essere lo stesso termine previsto dal contratto per il pagamento delle commisioni.
Buon (e produttivo) viaggio a tutti!
NOTA: Il presente articolo ha carattere indicativo: per un'analisi puntuale da applicare a casi concreti andrà consultato apposito e competente studio legale.
 
Fabio Moro è fondatore e titolare della BSO Brasi (info@bsobrasil.com.br)